Risparmiare sui costi fissi di tenuta del POS è facile se sai quale POS mobile scegliere. Ti aiuterò mostrandoti i 5 migliori POS mobili.
In Italia, per negozianti, artigiani e studi professionali è ormai divenuto obbligatorio consentire ai propri clienti di pagare attraverso il POS. Per chi rifiuta di accettare un pagamento elettronico è prevista una sanzione di 30 euro aumentata del 4% del valore della transazione.
Ma cos’è il POS?
POS è l’acronimo di “Point of Sale”, ovvero “Punto di Vendita”, e sta ad indicare quegli strumenti che consentono ai clienti di pagare attraverso carte (carte di credito, bancomat e carte di debito, carte prepagate, ecc.), eliminando l’utilizzo del contante.
Il POS mobile è un dispositivo che trasforma un comune smartphone in un terminale di pagamento. Per funzionare si collega tramite bluetooth a un qualunque smartphone connesso ad internet. Il terminale si gestisce direttamente dallo smartphone tramite un’applicazione dedicata.
E le ricevute dei pagamenti? Possono essere inviate direttamente tramite SMS.
Ma come fai a scegliere il POS mobile più adatto a te? Vediamo insieme i 5 migliori dispositivi sul mercato.
Per valutarli ho preso in considerazione il funzionamento della ricezione dei pagamenti, la durata della batteria e i circuiti di pagamento accettati, considerando anche funzioni, connettività e qualità del materiale, prezzo, commissioni e tempi di accredito, facilità (o difficoltà) del processo di registrazione, servizi aggiuntivi e, in ultimo, un’attenta valutazione anche del servizio clienti.
SumUp Air
Hai una piccola attività e ricevi perlopiù pagamenti in contanti e solo una piccola parte di pagamenti con carta? Il POS mobile SumUp Air allora potrebbe fare al caso tuo.
Vuoi sapere perchè?
Zero costi fissi, nessun vincolo contrattuale, la spesa che sei tenuto a sostenere dipende dal volume di transazioni: meno lo usi, meno paghi. E se non lo usi affatto? Non paghi nulla.
Il modello Air è un lettore di carte che funziona connettendolo tramite bluetooth a un comune smartphone, gestendo il tutto attraverso un’applicazione dedicata, ed è acquistabile al prezzo di € 39,99 (IVA esclusa), mentre chi preferisce avere un terminale autonomo (cioè che funziona senza smartphone) può optare per i modelli Solo o 3G, che hanno però prezzi più alti (rispettivamente € 79,98 e € 129,99).
La commissione applicata alle transazioni è fissa ed è pari all’1,95% dell’importo ricevuto tramite POS.
I gestori che propongono commissioni inferiori applicano solitamente anche un canone mensile ed è per questo che SumUp è consigliato alle piccole imprese che hanno un transato elettronico non superiore a € 1.200 al mese.
Quali sono le carte accettate? Praticamente le più comuni e le più usate, ma non solo!
L’app da cui si gestisce il terminale SumUp è intuitiva e per questo facile da utilizzare e fornisce anche una serie di funzioni aggiuntive gratuite come: catalogo dei prodotti, pagamenti a distanza, negozio online, fatturazione elettronica e buoni regalo.
Registrando i prodotti nel catalogo (inserendo quindi tutte le informazioni: prezzo, immagine, varianti e anche eventuali sconti, ecc.) è addirittura possibile selezionare gli articoli scelti dal cliente direttamente sul catalogo, ottenendo così automaticamente il calcolo dell’importo che il cliente deve pagare.
Il negozio online si configura in pochi passaggi direttamente dall’app e può semplificare gli ordini a distanza anche grazie ai pagamenti via link (a distanza).
Gli accrediti vengono effettuati sul conto corrente in 2 giorni lavorativi, al netto della commissione dell’1,95%.
Parleremo però di tutti i servizi SumUp e di come utilizzarli nel prossimo articolo.
Poste Italiane
MPOS Postepay è l’offerta dedicata ai clienti con conto BancoPosta aziendale o professionale (associato quindi a partita IVA), o comunque un conto aziendale di qualsiasi istituto bancario.
Il POS mobile di MPOS Postepay ha un prezzo di € 79 (IVA esclusa). Non ci sono costi fissi, ma solo una commissione sui pagamenti effettuati.
Ad oggi è possibile anche prenotare il nuovo dispositivo MPOS Postepay leggero e compatto.
La tariffa (pari all’1,50% dell’importo della transazione) è inferiore a quella di SumUp e di Nexi (di cui parliamo dopo), ma l’applicazione associata al POS mobile mi desta qualche piccolo sospetto.
L’app Poste Business è disponibile per il download gratuitamente sia su Android che iOs, ma se si presta attenzione alle recensioni, vi sono molte segnalazioni di disservizi e malfunzionamenti (compresi problemi nel collegamento bluetooth con il terminale POS). Ad ogni modo, l’app non presenta neanche funzioni aggiuntive a quelle basilari dedicate all’incasso e alla consultazione dei movimenti avvenuti.
Il lettore di carte MPOS Postepay supporta le principali carte di pagamento, tra cui Pagobancomat, Mastercard, Maestro, VISA, VPay e American Express.
La ricezione del pagamento sul conto avviene in giorno lavorativo sul conto BancoPosta, sulla Postepay Business o su un conto di altro istituto bancario.
myPos
myPos presenta alcuni aspetti molto vantaggiosi, altri meno. Ma andiamo con calma.
Il modello Go ha il vantaggio di funzionare in autonomia, senza quindi il supporto di uno smartphone, e questo grazie alla SIM dati integrata nel dispositivo. Non c’è quindi la necessità di dover collegare il dispositivo a uno smartphone per il suo funzionamento.
Poco ingombrante e comodo da trasportare, il modello Go accetta i principali circuiti di pagamento (inclusi American Express e Union Pay) e le somme incassate sono disponibili immediatamente sul conto myPos.
Il prezzo di acquisto del dispositivo è di € 29 (+ spese di spedizione), non c’è un canone mensile, ma vi è una commissione di inattività pari a € 10 nel caso in cui il terminale non venga usato per dieci mesi consecutivi.
La commissione sulle carte emesse in Europa è conveniente essendo pari all’1,20% (dell’importo della transazione) + 0,05 €.
La commissione sulle carte commerciali, invece, è pari al 2,55% (dell’importo della transazione) + 0,05 €.
La commissione sulle carte emesse fuori dallo spazio economico europeo è pari al 2,85% (dell’importo della transazione) + 0,05 €.
Nel complesso è uno schema tariffario che non incide sui piccoli imprenditori e sui liberi professionisti che non lavorano in aree turistiche con molti clienti provenienti da fuori Europa.
Il principale difetto di questa soluzione è che gli importi incassati sono sì disponibili subito, ma lo sono sul conto myPos. E qui ci sono allora tre possibilità: utilizzarli direttamente dal conto myPos tramite carta myPos (totalmente gratuita), trasferirli sul proprio conto corrente (tramite bonifico, la cui commissione è però pari a 3 €) o effettuare prelievi direttamente dal conto myPos (2€ di commissioni per importi fino a 300€, 4€ di commissioni per importi superiori a 300€).
A conti fatti quindi , se non necessiti di trasferimenti sul tuo conto corrente, myPos può essere un’ottima soluzione.
Zettle by PayPal
Zettle è stato per lacuni anni l’unico principale concorrente di SumUp, ma oggi la sua rilevanza sul mercato è diminuita drasticamente.
Non ci sono costi fissi e canone mensile e non è previsto un contratto vincolante: l’utente è libero di usare o non usare il dispositivo Zettle senza pagare nessuna penale.
La tariffa è flessibile, ossia, la commissione sulle transazioni parte dal 2,75% e può calare fino all’1%. Come puoi farlo? Più usi il terminale più abbassi la commissione. Questo significa che Zettle è consigliato a chi accetta molti pagamenti con carta.
Carte accettate
Servono però diverse migliaia di euro al mese per raggiungere le commissioni dei concorrenti, quindi come terminale è sconsigliato a lavoratori autonomi e piccole attività commerciali che magari si limitano a poche migliaia di euro al mese in transazioni elettroniche.
Il dispositivo Zettle comunque, come altri, funziona associato ad uno smartphone connesso ad internet su cui installare l’app dedicata.
L’app di Zettle, però, presenta molte funzioni disponibili per la gestione del proprio negozio: catalogo prodotti, inventario, sconti, profili per lo staff (che permette ai membri del tuo staff di accettare pagamenti elettronici senza poter accedere alla contabilità o ad altre informazioni sensibili), statistiche e resoconti.
Consente di avere sempre sotto controllo le scorte in magazzino e di ricevere anche delle notifiche quando un prodotto risulta in esaurimento.
Il mio consiglio è comunque di prenderlo in considerazione solo se si hanno almeno 6.000 € di transazioni elettroniche al mese.
Nexi
Nexi è il più grande operatore italiano nel settore dei pagamenti digitali.
Il mio primo consiglio è quello di richiederne i servizi direttamente sul sito, evitando intermediari come gli istituti bancari perché molto spesso applicano tariffe aggiuntive.
Ma passiamo al POS mobile.
Neanche Nexi prevede costi fissi, perciò si pagherà una commissione sulle transazioni effettuate e il prezzo di acquisto del dispositivo è pari a 29 €.
La tariffa è leggermente inferiore a quella dei concorrenti ed è pari all’1,89% (qualunque sia la carta utilizzata). Inoltre, fino al 31/12/2023 per i pagamenti fino a 10€ la commissione è azzerata.
Carte accettate
L’app Nexi Mobile Pos ha funzioni basilari, ma anche funzioni aggiuntive: è possibile accedere all’elenco dei movimenti, alle statistiche di vendita, scaricare estratti conto e fatture, ma anche creare il catalogo dei tuoi prodotti e gestire profili utenti differenti. Potrai anche attivare servizi e promozioni. Tramite l’app potrai anche creare e inviare link per effettuare pagamenti a distanza.
Tutto fantastico, l’app Nexi Mobile Pos riceve anche regolari aggiornamenti, ma leggendo le recensioni si intuisce che risultino esserci enormi problemi, impedendo a volte agli esercenti di ricevere i pagamenti.
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