Partite IVA e bollette: deduzioni e agevolazioni

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Se sei titolare di partita IVA sicuramente stai affrontando, come tutti, l’incremento delle spese di luce, acqua e gas, ma forse non sai quanto e cosa puoi dedurre dalle spese sostenute e quali sono le agevolazioni a cui puoi avere accesso.

Se è così, continua a leggere: ti spiego tutto io.

Le bollette di luce e gas dell’immobile adibito ad uso promiscuo, se sono intestate a te, titolare di partita IVA, che non hai un luogo destinato allo svolgimento del tuo lavoro e che usi quindi una porzione di casa per scopi lavorativi, possono essere portate in deduzione.

Condizione imprescindibile è che tu però non disponga di un altro immobile adibito all’esercizio della professione nello stesso Comune (ovunque per le imprese).

La deduzione forfettaria per le utenze ad uso promiscuo è pari al 50% e prescinde dai metri quadri. Le spese sostenute per le utenze devono essere indicate nel calcolo delle imposte da dichiarare in sede di dichiarazione dei redditi, portando così all’imponibile una riduzione. 

Cosa si può scaricare?

Oltre alle bollette delle utenze di luce, acqua e gas, sono deducibili al 50% anche le spese di telefono fisso, mobile e internet, canone di affitto e rendita catastale (in caso di abitazione di proprietà).

Quali bollette possono scaricare i forfettari?

Purtroppo il regime forfettario, essendo un regime agevolato, non consente di dedurre i costi. La possibilità di dedurre le spese sostenute per luce e gas è concessa ai lavoratori autonomi, ai liberi professionisti e ai titolari di partita IVA in regime ordinario, che usano la propria abitazione come luogo di lavoro.

L’IVA è detraibile? E quale aliquota IVA si applica in bolletta?

L’IVA pagata per le bollette è detraibile, ma a differenza della deduzione della spese, la detraibilità dell’IVA va applicata e calcolata secondo criteri oggettivi suddividendo le spese personali da quelle a uso lavorativo, tenendo conto, ad esempio, dei metri cubi dei locali o del numero di radiatori utilizzati negli ambienti adibiti allo svolgimento dell’attività lavorativa. Sulla bolletta deve essere inoltre indicato il numero di partita IVA dell’intestatario.

Per quanto riguarda le aliquote IVA applicabili nelle bollette luce e gas di intestatari di partita IVA, anche se la fornitura riguarda un ummobile adibito in parte all’esercizio dell’attività professionale, è del 22%.

L’aliquota agevolata del 10% è applicabile solo in caso di usi domestici o a speciali categorie (ad esempio: clienti grossisti, imprese estrattive, agricole e manifatturiere, poligrafiche, editoriali e simili, e altre).